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Il Leone di San Marco a Vicenza


Nel 1404 una delegazione di Vicentini, guidati da Giampiero De Proti, sottoscrisse a Venezia la dedizione della nostra città alla Serenissima. Il primo podestà veneziano, Michiel, espose a Vicenza il simbolo di Venezia: il bassorilievo con il leone alato di S. Marco fu collocato sulla torre Bissara nel 1406.


Fu poi alzata in Piazza una colonna con il progetto di issarci in cima un altro leone ben visibile e maestoso. Esso fu collocato lassù nel 1473 e vi rimase fino al 1509. In quell’anno scoppiò una guerra tra Venezia e la lega di Cambrai (coalizione tra Pontefice, Asburgo, Francia, Spagna ecc.). Inizialmente Venezia subì una grave sconfitta ed i nemici dilagarono in terraferma; Vicenza fu occupata per conto degli Asburgo da un manipolo di avventurieri guidati dal pregiudicato (transfuga in Tirolo) Leonardo Trissino; costui fece abbattere il Leone alato di pietra e lo ridusse (testimonianza di Luigi da Porto) in minutissime scaglie. Leonardo Trissino proseguì occupando Padova, ma là fu travolto dal contrattacco dei Veneziani e imprigionato a Venezia; si narra che fu condannato per oltraggio alla Serenissima ed annegato nottetempo in laguna.


La Lega poi si sfaldò, i Veneziani riconquistarono tutte le città venete, Vicenza compresa. Nel 1521 rimisero sulla colonna un leone alato nuovo che alcuni storici affermano fosse dorato; nel 1797 Napoleone lo depose e lo confinò in un magazzino con le ali e la coda rotte e senza doratura. Alla riunificazione con l’Italia il Leone fu restaurato con ali e coda nuove e rimesso sulla colonna: è quello di oggi. Ma un paio di minori oltraggi li subì ancora: le vecchie ali furono appiccicate (lontane 10 metri tra loro e senza indicazione) su un muro del giardino olimpico; la doratura fu riproposta come degna della città dell’oro ma non se ne fece nulla.


Ing. Fabio Gasparini.





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