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Il giardino segreto del Palladio

Aggiornamento: 21 set 2023


Non tutti conoscono la Venezia dei suoi giardini, quella dei 500 giardini privati, ornati di ogni gemma della natura, magari esotica e coloratissima, ma anche quella del "paradiso in terra" dei giardini segreti della Giudecca. Con il traghetto da San Marco si prende il canale della Giudecca per tornare alla stazione, in alternativa al Canal Grande, passando tra Dorsoduro e il fronte "cittadino" dell'antica Spinalonga. Ma se capitasse di vedere la Giudecca "dal retro", ci accorgeremmo di quell'oasi di pace francescana che un tempo gareggiava con l'architettura del Redentore

per estro e bellezza.





Stiamo parlando dei giardini segreti rinascimentali di Venezia, in cui gli orti delle piante semplici, utili alla farmacia e alla spezieria del convento, si alternano a ulivi e ogni sorta di golosità, nel particolarissimo microclima della laguna.

Tra le antiche officine, le cappelle, i laboratori di botanica, le serre e gli apiari per produrre miele, un ettaro di una Venezia verde e segreta, sta per essere aperto al grande pubblico.

In attesa della tavolozza floreale che si colorerà per l'ormai prossima primavera, i frutteti disegnano già scenografie quasi selvatiche, alternandosi alle coreografie degli erbari. I frati cappuccini contemplano, si conversa quasi in estasi, in una Venezia completamente nuova, sull'orizzonte indistinto di una laguna che quasi sempre si perde nell'indefinito.

Grazie alla Venice Gardens Foundation, grazie a un filologico restauro botanico ed architettonico, torneranno le antiche pergole veneziane in legno di castagno, avvolte da uva, rose, glicine e begonie. Tra il Giardino di Ottilia e il Giardino della Tessitura Fortuny, sempre alla Giudecca, torneranno a danzare le ninfee - omaggio all'Oriente - nella grande vasca centrale.

Si tornerà a camminare tra cipressi, roseti, erbe officinali, fino ai pitosfori della riva, man mano che proseguiranno i lavori per i prossimi due anni, potendoli seguire.


Gioiscono gli occhi dei veneziani.


Festeggiano le anime di chi fece Venezia la città più bella del mondo.


Anche quella di Andrea Palladio.


Ricordando come durante gli ultimi anni di vita, ormai un vecchio e stanco Proto della Repubblica camminava tra questi sentieri, spiegando ai frati come a breve la luce avrebbe delicatamente accarezzando gli interni di quella che sarebbe diventata la sua Basilica più famosa.

Il viaggio di scoperta delle Basiliche Veneziane di Andrea Palladio si adorna di una nuova straordinaria attrazione.




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